Annika: Crime reporter
Categoria Film:
Serie Tv (Last Updated On: 24 Marzo 2022)
Annika: Crime reporter è una serie di film svedese del 2012, tratta dai romanzi della scrittrice e giornalista svedese Liza Marklund che hanno come protagonista una giornalista di Stoccolma, Annika Bengtzon.
Annika Bengtzon e’ una donna coraggiosa e testarda che ama profondamente il suo lavoro; e’ una giornalista di cronaca molto intelligente ed analitica e la passione per il suo lavoro la porta ad affrontare situazioni pericolose, perche’ non si limita a scrivere, ma cerca di scoprire la verita’ e il colpevole.
Mentre sta seguendo l’annuale banchetto dei premi Nobel, Annika è testimone di un omicidio spettacolare che avviene davanti ai suoi occhi. Uno dei due assassinati è il controverso premio Nobel per la Medicina Aaron Wiesel. Testimone chiave per la polizia, Annika promette di non rivelare nulla di quanto ha visto ma ben presto si convince anche che il vero obiettivo fosse la stessa presidente del comitato per il Nobel…
Stagione 1 Italiano
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01 – Il Testamento Di Nobel
02 – I dodici sospettati
03 – Studio Sex
04 – Il lupo rosso
05 – Finché morte non ci separi
06 – Freddo Sud
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Niente a che vedere con il recentissimo Annika con Nicola Walker né con la miniserie sentimentale anglo svedese,in verità poco nota, trasmessa in Italia nel lontano 1990. Hanno in comune solo il nome delle protagoniste. Questa è una produzione tutta svedese, non giovanissima neanche essa perché del 2012 , tratta dai gialli di Liza Marklund e incentrata su una coraggiosa e tenace giornalista di cronaca nera. Ben recitata, con trame avvincenti quanto i romanzi da cui è stata tratta, è una serie da vedere, o da rivedere, per gli amanti del genere.
Ciao Tiziana
Anche per me questa è di tutt’altro spessore rispetto quella, seppur piacevole, del 2022.
Credo che l’Annika brit sia stato un esperimento, non mi ha convinto molto. In effetti una protagonista che guarda lo spettatore e parla un po’ tra sé e sé e un po’ con il pubblico si è visto saltuariamente, non in modo sistematico come lì, ma non so fino a che punto questo metodo sia non solo comprensibile ma anche accettabile da parte dello spettatore, perché diciamo che c’è un limite alla famosa sospensione di incredulità e che un lavoro può essere realistico o surreale, ma non restare a metà strada. Nulla da eccepire sulla bravissima Walker, che ho visto in parecchie altre produzioni tra cui Unforgettable, una serie emozionante e a tratti struggente, però lì mi sembra un po’ fuori posto. Annika crime reporter tra l’altro ha il merito non certro frequente di rispettare in pieno i romanzi, che ho letto tutti e sono trascritti con molta fedeltà ma senza pedanteria.